La storia di Cico

Cico è un cane meticcio di 10 anni adottato da un canile nel settembre 2004.

Il 16 dicembre 2013 ha cominciato a zoppicare con le zampe posteriori. Nel giro di 3 giorni ha perso quasi completamente l'uso delle stesse. Il nostro veterinario ci ha consigliato di portare Cico alla clinica di Roma sud per effettuare una Tac a causa di una sospetta ernia. Il 20 dicembre siamo partiti per Roma ed è arrivata la diagnosi reale: Poliradicoloneurite Acuta. Si tratta di una malattia complicata come il nome, che colpisce il sistema nervoso periferico e che nel giro di una settimana ha reso Cico tetraplegico, sdraiato su un fianco e terrorizzato da questa nuova condizione. La malattia è quasi sconosciuta per molti veterinari non specializzati in neurologia e, una volta fatto il suo corso, comincia a regredire molto lentamente. A questo punto diventa fondamentale un'intensa e costante fisioterapia per il recupero. Questa è la teoria. La verità è che questa malattia colpisce soprattutto il morale. Scoraggia cane e padrone. Toglie al tuo piccolo amico tutto quello che lo rende felice e lo butta letteralmente giù. Un giorno passato completamente immobili non finisce mai e la notte è ancora peggio. Un incubo.

Non ci siamo scoraggiati.

Dopo un'iniziale smarrimento, i bravissimi dottori di Roma ci hanno segnalato il centro Zar di Giulianova.

Eravamo scettici ed anche spaventati da tutta questa situazione e dal fatto che anche economicamente per noi sarebbe stata un'impresa troppo ardua. Poi abbiamo letto sul sito internet la storia di Giusy e del suo cane Zar. Amo il mio cane e mi sento di dire che so riconoscere quelli come me. Insomma dopo tanta sfortuna abbiamo incontrato Giusy e la ruota ha ricominciato a girare. Una persona buona che ama il suo lavoro e soprattutto adora gli animali. Giusy si è messa subito a disposizione con passione ed è stata molto comprensiva sotto tutti i punti di vista. Abbiamo portato Cico nel centro Zar a fine gennaio. Giusi e il suo staff hanno lavorato con costanza e competenza, con un programma rigido ed intenso. Ore e ore di lavoro, un esercizio dopo l'altro, alti e bassi, e poi... Lo scorso venerdì siamo andati, come al solito, a riprendere Cico dopo la sua settimana di "allenamento" e l'ho trovato in piedi che camminava scodinzolando verso di me, sorretto da Giusy.

 Si dice che un cane ti ama incondizionatamente e non ti chiede niente. Beh la seconda parte non è vera, un cane ha bisogno di tante attenzioni e di essere curato, Cico poi sa essere un vero rompiscatole. Ma è vero che sa amare tutti quelli che si prendono cura di lui. E' una cosa strana da spiegare ma un animale in una famiglia diventa un piccolo esempio di felicità. Non vorremmo anche noi essere sempre felici? Ecco, un cane vive ogni momento della sua esistenza alla ricerca della felicità e del suo padrone. 

E vedere Cico a terra, cominciare a spingere, mettercela tutta, un poco alla volta, giorno dopo giorno, con tutta la forza possibile, senza perdersi d'animo, ogni istante, per rialzarsi, per vivere e per riuscire ancora una volta a venirmi incontro scodinzolando... vedete, tutto questo mi ha dato il senso della felicità.

Penso che amiamo i nostri piccoli amici perché ci ricordano che bisogna sempre lottare per essere felici. 

Insomma il nostro Cico in meno di 1 mese si è rimesso in piedi e comincia a fare i primi passi da solo. Non possiamo ancora dire che sia finita, ma sicuramente ce la sta facendo. Cico non ha mai amato i veterinari, ma il lunedì da Giusy la coda cominciava a roteare impazzita. Questa è la cosa che rende speciale questa storia. Cico è felice di vedere Giusy, di stare con lei. Tutto qui. Adesso abbiamo tutti un amico in più.



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